Se Mark Zuckerberg, il numero uno di Facebook, lo scorso ottobre ha annunciato il lancio di Meta, la versione in Realtà Aumentata del più noto Social Network del mondo, significa che i tempi sembrano essere maturi per la diffusione globale di questa nuova tecnologia. Insieme alla realtà virtuale la realtà aumentata è da anni considerata la nuova frontiera del digitale sebbene vi sia ancora scetticismo nell’adozione di queste tecnologie soprattutto da parte dei consumatori, non ancora del tutto permeabili a questo tipo di innovazioni e spaventati dalla sempre più capillare invadenza nella sfera del privato di questi nuovi apparecchi. Il 2021 ad ogni modo sembra essere l’anno giusto per la diffusione planetaria “dell’altra realtà” e alcuni trend sembrano già essere tracciati.
Del resto lentamente ma con sempre maggiore forza questa svolta tecnologica sta prendendo piede in diversi ambiti, come quello medico. Si pensi che a febbraio dello scorso anno al S.Orsola di Bologna è stata effettuata la prima operazione chirurgica del mondo guidata dalla realtà aumentata. La realtà virtuale è invece entrata ad esempio da qualche anno ad arricchire anche l’offerta dei casinò digitali. Queste sale da gioco del web oltre a croupier ripresi con telecamera dal vivo e slot machine ormai con dinamiche sempre più simili a quelle dei videogame da console hanno anche sviluppato tornei di poker o blackjack in realtà virtuale dove gli appassionati della smazzata si sfidano in ambienti ricostruiti al dettaglio con i loro avatar personalizzati.
Dalle sale da gioco agli ospedali queste tecnologie iniziano ad essere parte integrante del quotidiano di tutti noi e uno dei trend più in voga è senz’altro quello della realtà aumentata applicata allo shopping.
In sostanza diverse aziende di vestiario come American Apparel, Sephora, Lacoste, Kohls e Uniqlo, oltre ai classici ecommerce, hanno sviluppato un’app che consente ai potenziali acquirenti di provarsi i capi opzionati nello shop online attraverso un sistema che in tempo reale consente di mettere sullo schermo l’immagine del compratore con il nuovo indumento scelto (una sorta di filtro a tutto corpo). Anche Ikea da qualche mese ha lanciato un’app che permette di vedere in tempo reale i suoi mobili all’interno delle abitazioni dei suoi clienti.
La realtà aumentata è ormai anche uno degli strumenti che vanno per la maggiore in termini di orientamento nelle aree al chiuso. Grazie al potenziamento della rete con l’introduzione del 5G, gli utenti tramite il loro cellulare possono già essere guidati all’interno di shopping mall e negozi di grandi dimensioni per trovare rapidamente il reparto ricercato, il negozio preferito o più semplicemente la via più rapida per uscire o tornare alla macchina lasciata nel parcheggio coperto.
Per quanto riguarda invece la realtà virtuale, negli ultimi anni, soprattutto per i costi non sempre alla portata di tutti dei visori, si è trovato ampio terreno fertile nell’ambito dell’insegnamento. Questo tipo di tecnologia consente infatti di simulare situazioni di vita reale senza il rischio di mettere in pericolo la propria incolumità e quella altrui. Le sperimentazioni con visori sono ormai sempre più presenti soprattutto in campo militare, medico e scolastico tout court.
Grazie alla diffusione del lavoro da casa o smart working, nell’ultimo periodo la cooperazione online con visore tra colleghi sta iniziando a prendere piede anche in virtù dell’acquisizione di Oculus da parte di Facebook. Il colosso dei Social con sede a Menlo Park sta infatti puntando sul suo spazio di collaborazione per utenti da remoto, l’ormai noto Workplace. La realtà virtuali ha così potuto aggiungere nuovi interessanti sviluppi al lavoro da remoto.
Anche l’industria dei viaggi, in forte crisi specialmente negli ultimi due anni, ha trovato applicazioni valide per la realtà virtuale. Sono infatti sempre di più quei viaggiatori che scelgono di avere un assaggio in anticipo delle mete di “esplorazione” da loro scelte. Un trend anche dovuto in parte al cambio generazionale e alla maggiore attenzione dei nuovi potenziali turisti che non si accontentano più dei classici documentari in tv o dei dépliant da agenzia di viaggi ma sono sempre più abituati ad esperienze complete consumabili da casa prima di effettuare ogni tipo di scelta. I cellulari ma ultimamente anche visori sono ormai del resto il nuovo punto di riferimento del commercio digitale.