A luglio dell’anno scorso avevamo lasciato le spose di tutta Italia pronte a protestare per i loro matrimoni mancati accanto alla fontana di Trevi. L’incontro era stato organizzato dall’AIRB (Associazione Italiana Regalo Bomboniere Wedding e Confetti), ed aveva già iniziato a smuovere le acque sulla questione “wedding”. Oggi, quasi un anno dopo, vediamo i primi segni significativi di miglioramento. L’industria dei matrimoni e quella degli eventi ha visto un calo impressionante, che sarà difficile recuperare in fretta. La speranza è che le nuove disposizioni portino ad una riapertura tempestiva, certo nel rispetto delle norme per la prevenzione.
Vediamo nello specifico che tipo di soluzioni si stanno promuovendo, ad oggi, 20 aprile, considerando le indicazioni del DPCM del 1 aprile 2021. Il nuovo decreto Covid, infatti, è ancora una bozza, in attesa di essere firmata nel Consiglio dei ministri. Il tutto, nell’ottica di poter finalmente permettere agli sposi e ai loro invitati di poter festeggiare, in piena sicurezza. Senza dimenticare la musica: altrimenti, che matrimonio sarebbe senza un bravo DJ per matrimoni?
Possibili soluzioni
Le riaperture dovrebbero scattare il 26 aprile per la maggior parte delle regioni e, secondo le ultime voci, sembrerebbe che i matrimoni riusciranno a “rivedere la luce” entro quest’estate. Tutt’oggi è possibile sposarsi in chiesa e secondo il rito civile, ma sono ancora vietati i grandi ricevimenti. Si pensa invece che a partire da giugno gli sposi potranno finalmente festeggiare con amici e parenti. Attenzione, questo non significa che l’emergenza sia passata; siamo solo più in grado di gestirla (con la collaborazione di tutti: addetti ai lavori e ospiti). Queste le misure di prevenzione che saremo, in tutta probabilità, chiamati a rispettare almeno nella prima fase della ripartenza.
– Uso delle mascherine
Non è una sorpresa che l’utilizzo delle mascherine resti obbligatorio. In particolare, si richiede a tutti gli invitati di portarle alla cerimonia e nel locale dove si festeggia, con l’esclusione del momento dedicato al pranzo e alla cena. Sono concessi anche i buffet, purché ci si ricordi di mantenere la distanza e non abbassare la mascherina fino a quando non ci si è seduti.
– Distanziamento sociale
Gli invitati dovranno mantenere sempre una distanza di almeno un metro. Per questo si consiglia di scegliere location capaci di ospitare tutti senza problemi, più larghe di quanto si sceglierebbe in una situazione diversa. Per quanto riguarda la chiesa chiesa, la distanza deve essere di almeno 1,5 metri ed, è importante che tutti rispettino le fila ed escano senza creare assembramenti (come, peraltro, negli altri contesti).
– Igienizzazione frequente
Infine, si richiede la presenza di colonnine con igienizzanti in varie zone della sala. I partecipanti all’evento devono avere la possibilità di igienizzare frequentemente le mani (magari utilizzando, perché no, delle simpatiche personalizzazioni applicate con un adesivo sul dispenser… usando un logo con i nomi degli sposi).
– Matrimoni fuori regione
Tornerà in molte regioni la zona gialla, che era stata “bloccata” da un decreto legge di marzo. Stando a indiscrezioni, tra regioni gialle ci si potrà spostare senza problemi, mentre per viaggiare in quelle arancioni e rosse, sarà necessaria una sorta di certificazione.