La diffusione del coronavirus fa paura non solo alle persone ma anche ai mercati azionari con l’eccezione dell’oro la cui quotazione vola.
Il coronavirus non poteva colpire un paese più strategico della Cina per provocare un nuova ondata di panico sui mercati.
Le misure prese dal governo cinese per combattere la diffusione del virus hanno svuotato le città con le persone per la stragrande maggioranza chiuse in casa in molte città.
Una situazione che incide moltissimo sia sulla produzione che sui consumi e che lascerà una traccia anche nel Pil del paese economicamente più forte al mondo.
La quantità di Pil della Cina che andrà perso non è ancora quantificabile ma comunque è già sufficiente ad aver scatenato un’ondata di panico anche sui mercati azionari.
Molti asset come il petrolio perdono di valore per paura di una recessione mentre aumentano i beni rifugio come l’oro la cui quotazione è cresciuta sulla spinta del timore di diffusione del coronavirus.
La quotazione oro in questi casi è normale che tenda ad aumentare in quanto questo bene rifugio si è sempre dimostrato all’altezza di di crisi di vario tipo.
Oltretutto l’oro sia in forma azionaria che, soprattutto in momenti come questo, in forma fisica oltre a tendere a far salire la propria quotazione può essere facilmente monetizzato presso le banche che trattano oro o i diffusissimi compro oro Firenze e di altre città
Sicuramente un rallentamento della economia cinese finirà per incidere sulle economie di molti paesi, molti dei quali già non avevano previsioni positive, andando a peggiorare le aspettative di crescita.
In finanza viene definito il Cigno Nero un evento del tutto inaspettato che accade e che riesce ad incidere in modo negativo sui mercati azionari.
Nonostante nessuno sappia quanto potrà perdurare l’isolamento di varie città della Cina la chiusura delle fabbriche avrà una sicura influenza.