E’ indubbio che qualsiasi professionista ritenga oggi necessario l’utilizzo di internet non solo per la sua preziosa funzione di strumento di reperimento di informazioni in tempo reale, ma anche quale piattaforma dove costruire una campagna pubblicitaria di grande impatto. La rete offre peraltro un’ulteriore opportunità che nel corso della pandemia è risultata utile e cioè a dire la realizzazione di una comunicazione a distanza che ha consentito ad esempio ai pazienti degli psicologi in una fase di inevitabile distanziamento sociale di proseguire le loro terapie. Pertanto le valutazioni sul web da parte degli psicoterapeuti esprimono certamente la soddisfazione di chi vede in questo mezzo di comunicazione di massa vantaggi irrinunciabili per la crescita rapida di una società. Tuttavia essi ne segnalano anche le ripercussioni negative che si riflettono sul comportamento dei giovani soprattutto quando vi è da parte di questi un abuso della rete. In questi casi sorge una dipendenza che ad esempio distacca in particolare le nuove generazioni dalla lettura e dunque da una sacrosanta inclinazione alla riflessione. Il rischio cioè è quello di intendere il web come una sorta di mondo parallelo laddove in tempi brevi tutto si risolve a dispetto di ritmi più lenti che viceversa aiuterebbero gli individui a maturare una capacità di discernimento più solida e lucida. Il gioco, l’acquisizione di un’informazione sui temi più rilevanti della società contemporanea, dunque, vivono in una dimensione veloce che allontana le persone dal gusto di assaporare la vita attraverso il filtro di un sano e maggiore raccoglimento.
QUALI SONO I DANNI PROVOCATI DA UN USO DISTORTO DELLA RETE ?
La possibilità di esprimere un’opinione personale risponde a uno dei principi fondanti di ogni democrazia e il web fornisce attraverso i social l’opportunità di realizzare questo alto valore del vivere sociale. Tuttavia l’anonimato dietro il quale spesso sulla rete si nascondono coloro che manifestano il proprio pensiero permette a soggetti di dubbia moralità di lanciare insulti o promuovere una propaganda contro la dignità umana. Lo psicoterapeuta online che opera cioè su internet attraverso siti personali o condivisi con altri colleghi ha potuto approfondire, attraverso un uso diretto del mezzo, gli effetti deprecabili che potrebbero derivare da un utilizzo distorto del web. Dagli studi di questi professionisti è giunta la conferma che l’anonimato, che sulla rete permette di mascherare la propria identità, offre l’imperdonabile e incontrollabile libertà di determinare situazioni di cyberbullismo. Nascosti vigliaccamente dietro nomi di fantasia, alcuni individui adottano un comportamento ripugnante che si traduce nell’indirizzare ad un preciso soggetto insulti e talvolta perfino minacce di morte. E’ chiaro che non siamo di fronte a vicende in cui la libertà d’espressione deve essere tutelata, ma assistiamo invece ad eventi che testimoniano le falle presenti anche in un strumento rivoluzionario come internet. Occorrerebbe maggiore vigilanza da parte dei gestori dei social perchè episodi ignobili che spesso emergono dalla cronaca quotidiana venissero quantomeno assai limitati.