Fiorino d’oro di Firenze una moneta che si diffuse a partire dal medioevo in tutta europa, questo è uno degli esempi più simili a quello che il dollaro statunitense è riuscito ad essere in epoca moderna.
Le monete d’oro cominciarono a diffondersi in epoche lontane favorendo in modo sostanziale il commercio anche tra popoli molto distanti tra loro, le monete si diffusero in modo proporzionale all’importanza dello stato che provvedeva alla loro realizzazione.
Finito il predominio dell’impero romano che con la sua forza aveva conquistato buona parte del mondo allora conosciuto si venne a creare un vuoto non solo politico ma anche monetario, una delle prime monete d’oro che riuscirono a riaffermarsi fu il Fiorino d’oro di Firenze che fu coniato per la prima volta nel 1252.
Nonostante Firenze non vantasse certo una potenza militare paragonabile alle super potenze dell’epoca la città Toscana grazie alla sua potenza economica e bancaria e alle buone relazioni commerciali con molti paesi riuscì ad imporre la sua moneta in quasi tutta europa, in questo contesto il fiorino d’oro divenne all’epoca quello che il dollaro è stato per molti anni in europa prima dell’avvento dell’euro.
Il successo di questa moneta fu tale da essere battuta in molti stati europei e anche in diverse città italiane tanto da essere insieme al ducato veneziano una delle monete più copiate del periodo.
Il primo fiorino d’oro aveva come simbolo da un lato il giglio simbolo della città e dall’altro la raffigurazione di San Giovanni patrono della città, realizzata in oro puro il suo peso era di circa tre grammi e mezzo.
La fortuna di questa moneta si protrasse per diversi secoli la sua importanza divenne tale da essere riconosciuta anche in una bolla del pontificato.
L’ultimo fiorino d’oro fu coniato da Leopoldo di Lorena nel XVIII con un peso di poco inferiore a quello originale, accanto alle monete d’oro Firenze conio anche altre monete in argento più adatte al piccolo commercio locale come il popolino.
La coniazione delle monete d’oro in europa fu possibile grazie alla ripresa del commercio con l’Africa da dove allora proveniva la quasi totalità dell’oro, il commercio navale in mari infestati da pirati saraceni fu possibile grazie alla protezione della città marinare come Venezia e Genova che si sobbarcarono il compito di garantire la sicurezza delle rotte commerciali marine di allora.
In virtù di ciò anche Venezia e Genova coniarono le proprie monete d’oro come lo zecchino e il genovino ma fu soprattutto la moneta Veneziana a riuscire a diffondersi dando così il via come per il fiorino a tutta una serie di imitazioni realizzate in altri stati di europa.