La joint venture, detenuta da Viride al 50% e da Green Utility al 50%, offre servizi tecnici, finanziari e di supervisione nel mercato delle situazioni speciali per il settore delle rinnovabili
Si chiamano “situazioni speciali” o “special situation” e indicano a livello finanziario e tecnico, eventi insoliti che inducono gli investitori ad acquistare un’azione o un altro asset il cui prezzo
è stato depresso, per l’appunto, da un evento speciale. Le opportunità di investimento in questo settore possono assumere molte forme e coinvolgere una serie di classi di attività ed è quindi necessario sapersi muovere con intelligenza e agilità nel settore. Per il comparto delle energie rinnovabili, oggi viene in aiuto Green Vir, società in grado di seguire passo dopo passo chi si muove nel mercato dei crediti deteriorati e non.
La società è una joint-venture 50 e 50 tra la Viride Spa e Green Utility, imprese leader nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Attive rispettivamente dal 2015 e
dal 2007, in pochissimi anni Viride e Green Utility si sono imposte sul mercato dell’economia verde come un’eccellenza in grado di rendere la sostenibilità un asset chiave per le imprese.
Le società si sono specializzate anche in servizi di consulenza gestionale e finanziaria per primari investitori. Expertise convogliata anche nella nuova joint venture, dedicata al mercato
degli eventi speciali in ambito “rinnovabili”.
Nonostante si tratti di una realtà relativamente “giovane”, Green Vir si è ritagliata un spazio di primo piano, continuando a crescere in maniera esponenziale. Il merito è di un’attività multisfaccettata che copre consulenza, assistenza, e servicing alle aziende.
La joint venture si muove nell’ambito dei non performing loans, chiamati anche crediti deteriorati o in sofferenza. Si tratta di prestiti la cui riscossione da parte delle banche appare
incerta a causa delle difficoltà (i cosiddetti eventi speciali) con cui si scontrano le imprese debitrici. Ma nelle sue operazioni rientrano anche i crediti in bonis, ossia quelle esposizioni
ritenute solvibili. Nella pratica propone attività di consulenza in materia tecnica e finanziaria, occupandosi anche della gestione di singole posizioni e coprendo tutti i punti strategici nella
gestione di posizioni energy. Dagli incontri bilaterali con i debitori, alla negoziazione e predisposizione di accordi modificativi, valutazione in merito al rilascio o sostituzione di
garanzie, predisposizione di business plan, sopralluoghi presso gli impianti, valutazione di attività di revamping.
Una delle ultime operazioni portate a termine con successo è stata l’acquisto da parte di WRM Group di un portafoglio di crediti deteriorati del valore di 180 milioni e derivanti da contratti
di leasing e di prestiti a medio-lungo termine da Mediocredito Italiano. Si tratta di crediti garantiti da 74 impianti fotovoltaici per una capacità complessiva di oltre 85 MW,
su un totale di 74 stabilimenti. Oggi. La società, prosegue l’attività nel ruolo di special servicer del portafoglio acquisito, fornendo una completa assistenza gestionale.