Dollaro e oro sono entrambi protagonisti del sistema economico e finanziario attuale, questi sono anche modi di investire e creare riserve finanziarie.
Oltre a ciò dollaro e oro sono entrambi utilizzati come sistema di pagamento, anche se l’oro è utilizzato solo in casi particolari e non come valuta ufficiale.
Nonostante ciò la facilità di monetizzazione di questo prezioso metallo, grazie ad attività come questo compro oro Firenze, anche per piccole quantità lo rende di fatto una moneta alternativa a quelle ufficiali.
Mentre il dollaro è l’attuale valuta corrente negli Stati Uniti l’oro è il bene rifugio per eccellenza a livello globale, che aumenta ogni qualvolta una crisi o l’inflazione cominciano a fare sentire i propri effetti sull’economia reale.
In realtà anche il dollaro almeno fino a pochi anni fa è stato utilizzato combe riserva finanziaria da tutti i paesi.
Nell’ultimo decennio la valuta americana ha progressivamente diminuito il suo ruolo di valuta internazionale di riferimento oltreché di investimento venendo a mancare importanti accordi che prevedevano il pagamento di beni come il petrolio esclusivamente in dollari.
L’andamento del dollaro anche se non direttamente ha influenzato anche il prezzo dell’oro in quanto con un dollaro debole la quotazione aurea tende ad aumentare in quanto diventa più vantaggiosa per gli investitori internazionali.
Al contrario il dollaro forte tende ad attrarre maggiori investimenti in titoli americani, normalmente sul lungo periodo il prezioso metallo giallo è il miglior modo per difendere il valore di un investimento.
Al contrario del dollaro che non ha difese, se non alcune mosse della Fed, contro l’inflazione anche quella prevista e pianificata dall’attuale sistema valutario che si fonda su valute fiat e cioè prive di alcun contro valore materiale.
Sul piano strettamente economico il dollaro ha goduto nell’ultimo secolo di una grande diffusione ma non si deve dimenticare che l’oro è scambiato da millenni e che è stato il primo metodo di pagamento adottato anche in antichità per gli scambi commerciali anche tra paesi molto lontani tra loro.