Da alcuni anni l’utilizzo di live streaming come strumento commerciale ha superato i confini del mondo del fashion e dello spettacolo, per essere accolto anche all’interno di quei campi, dove lo scambio di informazioni è di primaria importanza. Parliamo di eventi come congressi, open house aziendali e conferenze in cui viene prevista la diretta streaming. Spesso eventi destinati alla promozione di prodotti, come nel caso delle case automobilistiche. Soprattutto là dove, esiste già una community consolidata, in particolar modo nell’ambio settoriale di nicchia, accessibile solo a una ristretta utenza. Per citare un esempio: l’accesso ad alcuni backstage.
Quanto sopra è lapalissiano, noto e arci noto. Ma non sempre ci si sofferma sui benefici che un live streaming porta proprio nel medio periodo, dopo l’evento
Post evento
Sempre più spesso acquistano valore, non solo di archivio, i contenuti già erogati live ma resi fruibili on demand, produzioni registrate e poi caricate sui principali canali social, sui blog o utilizzate per la promozione mirata di prodotti commerciali.
Sarà possibile quindi, accedere ai contenuti on demand in qualsiasi momento, rendendo l’investimento fatto per la diretta streaming profittevole anche nella post-produzione dell’evento.
Naturalmente si evince che tali pratiche risultino determinanti se prodotte con più camere, in un contesto professionale, che aumenterà l’autorevolezza del contenuto. Si tratta di produzioni video pensate e strutturate proprio per gli eventi aziendali, come in questo esempio
Live streaming e indicizzazione dei contenuti
Recentemente Facebook ha dichiarato che il suo algoritmo mette in evidenza gli eventi trasmessi in tempo reale. Anche Google, indicizza le news in modo differente, favorendo l’ingresso dei nuovi contenuti.
Youtube cataloga immediatamente i contenuti live come news, favorendone il posizionamento. Modalità del genere portano agli stessi contenuti una buona capacità di interazione, rendendoli maggiormente rilevanti anche in termini di SEO. Ci sono studi e articoli sull’argomento che varrebbe la pena prendere in considerazione: questo è uno e parla proprio dei video in diretta sui social netwok, come Facebook e YouTube
Live streaming e presentazioni aziendali on demand
Un’ottima soluzione per i relatori è quella di associare alle presentazioni aziendali, spesso fatte in Powerpoint, dei contenuti audiovisivi, con la possibilità di integrarli con grafiche che potranno dare a chi si occupa della regia dell’evento una ulteriore possibilità di scelta tra video in diretta della sala o del relatore, presentazione in PowerPoint, contributo reale portato nella presentazione e grafica. Per evitare che l’uditore si annoi è essenziale evitare di servirsi di immagini fisse.
Sul piano dell’engagement e dal punto di vista commerciale, l’utilizzo di tecniche come il live streaming, che può anche essere interattivo, costituisce una preziosa risorsa per la fidelizzazione dei clienti e il loro progressivo numero. Mentre rendere disponibili on demand nei tempi successivi l’evento i contenuti non può che fidelizzare l’utenza e aumentare il numero di iscritti al canale YouTube aziendale.
La legge di Murphy e il live streaming
Direte voi: cosa c’entra la legge di Murphy con gli eventi live streaming? Ebbene sì, il rischio di cadere in situazioni non proprio favorevoli, deve servire come avvertimento per pianificare uno o più piani di riserva. Si consiglia, per fare un esempio, di organizzare diverse linee di alimentazione per luci, audio e video, così che, se dovesse interrompersene solo una, verrà mantenuto, seppur ridotto, almeno un segnale da mandare live. In attesa di ripristinare gli altri.
A patto di avere regia e encoder protetti da un UPS di backup. La linea per l’upload dovrebbe avere almeno 10 Mbp, sulle porte, aperte identificate come 80, 443 e 1935, così da garantirne il maggior traffico bidirezionale (sia in entrata che in uscita).