In passato vi era l’abitudine di rammendare gli indumenti strappati con dei pezzi di stoffa, spesso abbelliti con degli arzigogoli ricamati. Con il passare del tempo il ricamo è diventato un elemento indispensabile delle toppe, tanto da dar vita ai cosiddetti patch ricamati. Ma a cosa servono?
Patch ricamati per ogni necessità
Grazie alla tecnica del ricamo è possibile personalizzare i propri indumenti con dei patch ricamati in grado di rendere il proprio outfit unico nel suo genere. Facili da utilizzare, generalmente vengono utilizzare per rattoppare possibili buchi di magliette e pantaloni, onde evitare in questo modo di buttarli.
Allo stesso tempo, però, vi è anche chi decide di utilizzarli in modo tale da personalizzare i propri indumenti, soprattutto in contesti come quelli del mondo del lavoro e dello sport. Basta pensare alle patch con i loghi aziendali o quelli con i loghi delle aziende, in tutti i casi si tratti di personalizzare degli indumenti in modo tale da trasmettere i valori della propria realtà, oltre che mission e obiettivi.
In commercio sono disponibili vari tipi di patch ricamati, in alternativa potete far realizzare un ricamo personalizzato, fatto appositamente per voi. A partire dalle tute, passando per camici e grembiuli, fino ad arrivare a borsoni, cappelli e scarpe, avrete solamente l’imbarazzo della scelta. Se volete o ptare per una soluzione facile e veloce, potete scegliere di far realizzare delle toppe ricamate personalizzate, da poter in seguito applicare nel modo più adatto alle vostre esigenze, scegliendo tra ago e filo, velcro o termoadesivo.
Come applicare patch termoadesive
A proposito delle patch termoadesive, se avete deciso di optare per questa soluzione vi interesserà sapere che hanno una piccola pellicola di termocolla posizionata sul retro, che al tatto non
sembra adesiva, salvo poi diventarlo una volta a contatto con una piastra di metallo ad alta temperatura. In questo modo riesce ad aderire perfettamente al tessuto.
Per fare ciò dovete collocare le patch termoadesive sulla zona interessata, ricordandovi di prendere le misure prima di procedere con la relativa applicazione.
Per evitare di rovinare il tessuto, inoltre, è opportuno coprire con un pezzo di stoffa sottile o anche con un semplice fazzoletto la toppa, per poi pressare la patch con un ferro da stiro alla massima potenza senza vapore per circa 15-18 secondi. Lasciate quindi riposare per una notte il gioco è fatto. Onde evitare spiacevoli sorprese, inoltre, vi consigliamo di cucire i bordi con ago e filo. In questo modo non rischierete che si stacchi.
Alcuni consigli utili
A questo punto abbiamo visto assieme come le patch ricamati siano particolarmente utili nel mondo dell’abbigliamento. Grazie a queste, infatti, è possibile risolvere alcuni piccoli inconvenienti come ad esempio possibili buchi o strappi di maglie e pantaloni. Facili da applicare, inoltre, potete lavare e stirare gli indumenti con patch senza alcun tipo di problema o accorgimento particolare.
Realizzati solamente con materiali di qualità, infatti, non scoloriscono e sono in grado di garantire la massima durata e resistenza nel tempo. A proposito di patch ricamate, per finire vi ricordiamo che il denim e il cotone si presentano come tessuti che meglio si prestano alla stiratura delle toppe termoadesive, mentre la seta o le stoffe in poliestere sono più delicate. In questi casi, quindi, meglio utilizzare ago e filo, anziché il ferro da stiro.