I mercati azionari tendono ad anticipare le conseguenze degli avvenimenti che si devono verificare, questa tendenza sembra che si sia verificata anche nel caso della quotazione oro attuale.
Dopo che i mercati azionari hanno registrato un aumento della quotazione oro che lo hanno portato ad un nuovo record, pur nominale, il prezioso metallo giallo è entrato in una fase di stallo dopo aver perso parte del valore acquisito nel rally che lo ha portato al nuovo massimo storico.
Ad agosto 2020, quando la quotazione oro in un paio di settimane aveva corso in modo preponderante anche sull’onda dei molti investitori in oro fisico, preferito perché più semplice da rivendere anche presso i tanti compro oro Firenze, Milano, Pisa, ecc.
Molti analisti avevano previsto numerosi rialzi del prezzo aureo che per alcuni sarebbe salito velocemente ancora.
In realtà al record oro dei primi di agosto è seguito un riassestamento della quotazione oro al ribasso, un evento normale sui mercati azionari che lo registrano spesso dopo che un bene ha raggiunto un nuovo massimo storico.
Successivamente alla fase di assestamento del prezzo aureo, abbiamo assistito ad una fase altalenante di rialzi e ribassi che sostanzialmente hanno tenuto la quotazione sopra i 1900 dollari per la maggioranza del tempo.
Ma come mai, come alcuni analisti avevano predetto, non si sono verificati nuovi rialzi dopo il nuovo record storico ?
La risposta in questi casi non può essere sicura ma analizzando vari fattori possiamo dedurre alcune considerazioni.
In realtà i mercati azionari che stanno attraversando un periodo complesso a causa della strategia dei lockdown si aspettavano che l’oro salisse ulteriormente in base alla possibilità di una rapida ripresa economica.
In realtà l’economia mondiale risulta ancora ristagnare come si può capire dalla diminuzione della domanda di petrolio, senza ripresa e con il prezzo del petrolio ancora in discesa per la diminuzione della domanda di greggio anche il prezzo aureo finisce per risentirne in quanto le previsioni sull’inflazione non prevedono rialzi dei prezzi.
Anche la politica economica della Fed che ha promesso una politica monetaria a bassissimi tassi di interesse non ha prodotto gli effetti di rilancio all’economia come ci si aspettasse, limitandosi a rafforzare il valore del dollaro rispetto alle altre valute.
Tutto ciò ha messo in parte in pausa molti investitori che visto l’elevato prezzo aureo e la difficoltà della ripresa economica globale finiscono per rimanere in stallo in attesa di notizie positive per i mercati azionari e non.