Le scuole sono chiuse in tutta Italia a causa dell’emergenza Coronavirus. Così in molti hanno pensato che forse i bambini e i ragazzi andranno a scuola nel mese di luglio e nel mese di agosto. Dal ministero dell’istruzione arriva invece una notizia del tutto diversa. I nostri ragazzi non andranno a scuola questa estate. Tuttalpiù si prenderà in considerazione l’idea di poter iniziare a settembre la scuola un prima del solito, magari già durante la prima settimana.
Per il resto, le scuole continuano a portare avanti la didattica a distanza e questo si protrarrà sicuramente anche per tutto il mese di aprile. Anche perché è proprio questo che il mondo della scuola vuole, gli istituti cioè chiusi almeno fino alla fine del mese. La speranza secondo chi lavora all’interno è che non si siano notizie circa una possibile riapertura in un paio di settimane, dopo la Pasqua. SI tratta infatti di una data che non potrà sicuramente essere rispettata se si vuole garantire la sicurezza sanitaria per i bambini e i ragazzi e per le loro famiglie. Inoltre è possibile che il ritorno a scuola non sia per tutti uguale. È plausibile infatti credere che i primi a tornare in aula siano i ragazzi della terza media e quelli della quinta superiore, che devono infatti sostenere gli esami.
La maturità ai tempi del Coronavirus
Il Ministero dell’Istruzione sta in questi giorni valutando varie ipotesi riguardanti i prossimi esami di maturità. Per il momento non è stata scelta alcuna strada, in quanto è preferibile attendere di capire quando e se i ragazzi potranno tornare in aula. Detto questo, è ovvio che l’esame di maturità sarà quest’anno più leggero rispetto a quello degli anni passati. Gli studenti a quanto pare chiedono a gran voce che sia abolita la seconda prova, magari inserendola all’interno dell’esame orale. Ancora non si sa se questa richiesta sarà accolta. I professori chiedono che la prima prova scritta resti invariata.
Voti, bocciature, ricorsi: ecco i problemi che gli insegnanti devono affrontare
Come si stanno comportando gli insegnanti per quanto riguarda le valutazioni dei loro studenti? Molti hanno deciso di non inserire le votazioni nei registri elettronici. Stanno provando a fare delle valutazioni informali quindi. Questo perché c’è la speranza di poter tornare sui banchi di scuola prima della fine dell’anno scolastico. I genitori però non si dicono del tutto convinti di questa scelta.
Come possono infatti sapere i voti dei loro ragazzi? Come possono capire se saranno promossi oppure se sono a rischio bocciatura? E i ragazzi potranno davvero essere bocciati oppure tutti saranno promossi, nell’ottica di un 6 politico? Di sicuro i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie non saranno bocciati, dato che si tratta di un iter piuttosto complesso che deve necessariamente far scendere in campo sia i docenti che la famiglia e dato che sono plausibili poi eventuali ricorsi al TAR. Per quanto riguarda invece i ragazzi delle scuole superiori, è possibile che vi sarà una promozione con debito, che i ragazzi dovranno poi recuperare nella prima metà del prossimo anno scolastico. Si tratta comunque per il momento solo di una proposta. Probabilmente arriveranno nei prossimi giorni delle linee guida, delle direttive, uguali per tutti.