È facile che si parli di eccellenze italiane nel mondo del vino. Ed è altrettanto semplice che se il territorio in questione è la Toscana, più cantine riescano a distinguersi in tal senso.
Tra esse, come non menzionare Ornellaia?
Ornellaia ha innanzitutto una particolarità. La zona in cui l’azienda, anni fa, dà il via al suo grande progetto, non è certo in linea con i criteri di eccellenza di cui si parla oggi: nel 1981 Lodovico Antinori sceglie Bolgheri per fondare la cantina Ornellaia, nello specifico una zona allora per niente vocata a vini di qualità né riconosciuta come tale. Basta poco tempo, qualche anno, per far sì che il registro cambi. Con la prima annata di Ornellaia, da Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Petit Verdot, per la tenuta inizia l’espansione, aumentano i vigneti e cresce il pregio del territorio.
Oggi particolarmente favorevole per il raggiungimento della qualità totale è il terroir.
Tra le incantevoli colline di Bolgheri, infatti, la natura rivela la sua perfezione attraverso combinazioni ideali tra influssi del mare, suoli, clima; è musa ispiratrice per la filosofia Ornellaia orientata sempre e comunque a ottenere una qualità superiore.
Un obiettivo ben espresso nelle etichette dell’azienda toscana, dalle più famose e omonime come l’Ornellaia Bianco o l’Ornellaia Bolgheri DOC, alle meno illustri per popolarità ma non meno pregiate come Poggio alle Gazze o Le Volte, fino alle grappe.
Tra i più rappresentativi della tenuta, vi è sicuramente l’Ornellaia Bolgheri DOC Superiore che riprende il nome dell’azienda per diventarne icona; aggiunge valore la denominazione.
Un vino rosso di gran carattere che nasce da vendemmia manuale, con selezione dei grappoli e pigiatura soffice, un rosso prodotto solo nelle migliori annate. A riconoscerne le doti preziose i palati più esperti: Robert Parker 98/100, James Suckling 98/100, Decanter 98/100, Antonio Galloni 96/100. Dal suo colore, rosso rubino intenso, ai suoi profumi intriganti, l’Ornellaia rosso Bolgheri DOC Superiore sa preparare vista e olfatto a quella che sarà l’apice della degustazione: vigoroso e rotondo in bocca, regala una tessitura tannica eccezionale e perfetto equilibrio. Molto lungo il finale.
Dal colore della passione ai toni più puri; altro vino iconico dell’azienda è l’Ornellaia Bianco. Sempre omonimo, sempre sopra le righe in quanto a qualità.
È un Toscana IGT che nasce da uve di Sauvignon Blanc provenienti da tre piccoli vigneti e selezionate, come nel caso del rosso, con estrema cura per far sì che solo le migliori esprimano un potenziale aromatico eccezionale. Non da meno in quanto a riconoscimenti, l’Ornellaia Bianco 2013 riceve, ad esempio, i seguenti punteggi: Wine Advocate 94/100, Wine Spectator 90/100, James Suckling 97/100, Antonio Galloni 94/100. Intenso e brillante nel colore, l’Ornellaia Bianco propone profumi di agrumi maturi e vivaci con note finemente tostate e vanigliate. In bocca vibra la sua acidità, è fresco ed estremamente elegante, con una nota salina e finemente tostata sul finale.
Accanto ai simboli della cantina toscana, altre etichette prendono posto nel panorama delle eccellenze: il bianco Toscana IGT Poggio alle Gazze e il rosso Le Serre Nuove Bolgheri DOC. Non mancano il vino da dessert Ornus e la grappa Eligo.
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