SPADINO E AURELIANO
Suburra 3 Stagione Trama: Anticipazioni
Trailer SUBURRA 3:
(ATTENZIONE CONTIENE SPOILER)
La profanazione della chiesa della Trinità, dello stato e del crimine torna su Netflix per completare l’epica scena finale di Suburra. Fin dall’inizio, la serie ha concepito tre stagioni, raccontando tre mondi diversi. In questo articolo trovate una sintesi di come si è conclusa la stagione della Suburra La Serie 2: questa conclusione prevede la possibilità della terza stagione. Dopo il tragico suicidio di Lele, non sopportava le colpe provocate dal delitto e Manfredi, il leader del clan Anacleti, si risvegliava inaspettatamente dal coma, mettendo nuovamente in discussione l’equilibrio di potere tra tutti i personaggi. La terza stagione percorre le strade ei vicoli di Roma e delle sue province per raccontare più da vicino il mondo del crimine. Chi vincerà questa battaglia mortale e otterrà il controllo della città?
Suburra 3: Interpretazione della controversa conclusione finale
Dopo essersi ripresi dalla morte di Samurai nell’episodio pilota di questa terza stagione
nell’ultimo episodio finisce ancora peggio per Aureliano e Spadino, una terza stagione che inizia partendo subito con i colpi di scena e finisce con questo finale: cominciamo con la sequenza. Partiamo dalla morte al centro dell’intero spettacolo: è stato il toccante sacrificio di Aureliano (Alessandro Borgi), morto per sacrificio verso l’amico Spadino aiutandolo con la famiglia zingara nella feroce battaglia. Fai lo scatto finale, almeno quando possibile. Perché la fortuna non è con i due amici a cui mancano le munizioni, forse questo dovrebbe insegnare una serie: quando il male dilaga, non c’è Provvidenza, anche nel “mondo di mezzo” non c’è Provvidenza, Aureliano è stato costretto a sacrificarsi, a sottoporsi agli attacchi nemici e a subire ferite mortali, ma prima ha portato con lui tutte le persone possibili per aiutare il caro amico Spadino.
Questa è la seconda lezione: anche in un mondo corrotto e pieno di malvagità, i rapporti interpersonali esistono ancora, la bella amicizia tra Aureliano e Spadino (Giacomo Ferrara) ci ha dato uno spiraglio di speranza. Per l’eroe, tutto sembra essere finito. Alla fine Alberto, raccolse tutto il coraggio che gli poteva mancare e tutta la rabbia per la morte dell’amico, e pose fine alla vita del fratello Manfredi (Adamo Dionisi). La gamba è stata ferita nella prima sparatoria. Infine, il controllo degli Anacleti sulla città può essere ridotto. All’ultimo momento vediamo Alberto che decide di mettersi alle spalle una vita che non gli appartiene più e, dopo l’ultimo saluto, porta Aureliano al largo e lo getta in mare. Per lui è finalmente arrivato il momento di voltare pagina, cambiare vita e onorarla a nome del suo vecchio amico.
Suburra 2: i dubbi di Spadino
Mentre le ricerche della sorella di Aureliano proseguono, gli altri personaggi sono alle prese con novità da tenere in seria considerazione per poter andare avanti. In particolare ci si concentra sul personaggio di Spadino, il quale continua a dare una mano al suo ‘capo’ nelle operazioni di ricerca, ma al tempo stesso sta cercando un modo per poter finalmente spiccare ed ergersi a propria volta a figura di riferimento di tutta l’organizzazione di cui fa parte.
E poi c’è la figura di Samurai, il quale in questo avvio di seconda stagione ha un solo pallino in testa: riuscire a mettere le mani sui terreni di Ostia per poter dare finalmente il via al suo traffico illegale, che può prendere piede solo grazie all’intercessione della mafia. E alla fine, Aureliano, Spadino e Samurai si ritrovano all’apparenza con l’obiettivo di trovare Livia Adami, ma con intenzioni nascoste le une dalle altre per impadronirsi della città.
Gli episodi che cambiano tutto
Ma nel corso del primo episodio di Suburra 2 ci sono tanti piccoli avvenimenti che rischiano di cambiare in maniera radicale tutto il verso della storia. C’è Spadino che sembra aver perso il controllo della famiglia Anacleti; appare la figura del nuovo cardinale che sembra riuscire a stare al di sopra da ogni situazione poco raccomandabile; Samurai viene affrontato occhi negli occhi da Amedeo Cinaglia, l’uomo della strada che tutto vede e tutto sente.
Tutte situazioni che portano alla luce il grande desiderio di libertà e di autonomia, che a sua volta diventa potere, che accomuna i tre grandi protagonisti di Suburra 2. E sempre a proposito del ruolo fondamentale che giocano le famiglie in questo avvio di seconda stagione, è proprio la famiglia Anacleti a mettersi in primo piano. Non solo per la presenza di Spadino che almeno in teoria prende la scena, ma anche e soprattutto per la moglie, sempre più ingombrante nelle logiche e nelle decisioni.
Nuovi personaggi in cerca di spazio
E tra i tanti personaggi che un ruolo ben definito ce l’hanno già e stanno cercando ancor di più di affermarsi e isolarsi, spuntano nel primo episodio di Suburra 2 due nuovi personaggi che potrebbero giocare un ruolo importante. Il primo è quello di Alex, uno spacciatore zingaro arrivato a Roma direttamente dall’Abruzzo. Il secondo è uno speaker radiofonico dal nome non ancora reso noto, che porterà alla luce dei vecchi rapporti (non si sa di che tipo) con Samurai.
Ma a far sentire sempre più forte la propria presenza è Gabriele, detto Lele, la cui figura sarà sempre più ingombrante anche nei rapporti tra Spadino e Aureliano, dove sembra riuscire a inserirsi e a mettere da parte la figura del ragazzo impaurito proprio da queste due entità all’apparenza imponenti, almeno nel corso della prima stagione.